Avere un approccio olistico alla vita
Come possiamo approcciare questa visione olistica? L’importante è fare piccoli passi consapevoli e che riusciamo a gestire nel lungo termine.
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Ciao! Benvenuto nella ventesima newsletter del Life Design Program. Il tema di oggi è l’approccio olistico alla vita (e al lavoro!).
Il concetto di approccio olistico lo prendiamo in prestito dal mondo della salute e del benessere, in cui si considera la persona nella sua totalità.
L’aggettivo “olistico” infatti deriva dal greco ὅλος e significa “tutto” o “intero”. Dunque si tiene conto di tutti i fattori che compongono l’individuo, come quello emotivo, mentale e spirituale e non solo - nel caso della salute - i sintomi fisici di una malattia.
Applicando lo stesso approccio alla nostra vita, è importante focalizzarsi a livello interdisciplinare, analizzando un po’ tutto: l’alimentazione, l’esercizio fisico, le relazioni sociali (famiglia, amore, amicizie), il lavoro e, aspetto spesso trascurato nella nostro società, anche la spiritualità.
Negli ultimi anni questo approccio ha guadagnato sempre più attenzione da parte di chi cerca una vita più equilibrata e in armonia, sia a livello personale che nel lavoro, cercando un equilibrio tra salute mentale, soddisfazione professionale e produttività.
Adottare un approccio olistico alla nostra vita implica una serie di pratiche che puntano a favorire il benessere generale, senza spingerci esclusivamente su una singola area di benessere.
Ecco alcuni principi chiave che caratterizzano questo approccio:
La consapevolezza di sé: conoscere i propri bisogni, desideri e valori è il primo passo verso una vita equilibrata. Possono aiutare tecniche come il journaling, la meditazione, la riflessione personale.
L’equilibrio corpo-mente: corpo e mente sono collegati. L’attività fisica regolare migliora sia la salute fisica che apporta effetti positivi sull’umore e sulla gestione dello stress. Allo stesso tempo, prendersi cura della mente attraverso attività come la mindfulness o forme di terapia, può migliorare il benessere fisico.
Lo sviluppo della propria spiritualità: per spiritualità non si intende per forza religione, ma il coltivare una connessione profonda con qualcosa che riteniamo più grande di noi, come potrebbero essere anche la natura o l’arte. Questo ci permette di trovare uno scopo più profondo per la vita.
La gestione delle emozioni: riconoscere e affrontare le nostre emozioni in modo sano è essenziale per vivere in modo olistico. Le emozioni represse possono influire molto negativamente sulla nostra salute fisica e mentale, dunque è molto importante sviluppare intelligenza emotiva.
Crescita e sviluppo: siamo naturalmente spinti a crescere e migliorarci, ed è importante che anche nel nostro lavoro tutto questo venga rispecchiato, con formazione continua e coaching di vari tipi. Lo sviluppo personale è parte integrante di un approccio olistico, perché più ci “sviluppiamo” e più magari potremo riconoscerci nei nostri valori e in quello che desideriamo, se seguiamo i nostri obiettivi.
Bilanciamento vita-lavoro: è importante promuovere un equilibrio tra vita privata e vita professionale. Questo non significa per forza lavorare “poco”, perché ognuno ha il suo tipo di equilibrio. L’importante è mantenere un sano equilibrio tra le due sfere.
Quali sono i benefici dell’approccio olistico? Eccone alcuni:
Riduzione dello stress
Maggiore resilienza per affrontare le difficoltà con più flessibilità e intelligenza emotiva
Maggiore produttività e creatività
Migliori relazioni interpersonali: essere più consapevoli di sé e delle proprie emozioni e necessità rende più semplice costruire delle relazioni autentiche con gli altri e aiuta anche a migliorare la propria comunicazione.
Come possiamo approcciare questa visione olistica? L’importante è fare piccoli passi consapevoli e che riusciamo a gestire nel lungo termine.
Possiamo stabilire delle abitudini quotidiane che integrino il movimento fisico: più camminate la mattina o nelle pause, parcheggiare l’auto un po’ più lontano, fare le scale invece di prendere l’ascensore, andare a fare un tipo di sport che ci piace almeno un paio di volte a settimana. Concederci dei momenti di riflessione personale e focus sul nostro respiro, invece di scrollare il telefono tutto il tempo nei momenti morti in solitaria.
E’ importante praticare la gratitudine: è interessante l’idea del diario della gratitudine, ma va bene anche fermarci due minuti ogni giorno a riflettere su cosa siamo grati per sviluppare una mentalità positiva per focalizzarci su cosa c’è di buono ogni giorno.
Impariamo a riconoscere i nostri stati d’animo per gestire meglio le nostre emozioni, per essere anche consapevoli dei nostri pensieri, imparare a “starci”, e cercare di prenderli per come sono, senza costringerci però ad essere sempre felici: se siamo tristi, siamo tristi. Passerà.
E’ importante anche mangiare bene: questo non significa stare sempre a dieta o mangiare solo cibi salutari, perché se ogni tanto ci concediamo la pizza con gli amici o una schifezza qua e là, può fa comunque bene a noi e nostro umore. Ma è importante ricordarci che il cibo è la nostra prima medicina e ci deve nutrire: quindi è importante far caso a ciò che mangiamo per la nostra salute e anche per il nostro stato emotivo, perché il cibo influenza molto il nostro mood e stato mentale.
Concentriamoci sullo sviluppo e “l’ottimizzazione” (che nerd che siamo) delle nostre relazioni: famiglia, amicizie, amore. Dedichiamogli del tempo, contattiamo o chiamiamo queste persone, ascoltiamole, siamo presenti e proponiamo attività o cose da fare insieme. Troppo spesso le relazioni si spengono o svaniscono per mancato impegno da entrambe le parti, cerchiamo di fare almeno il nostro.
Ricordiamoci sempre di non esagerare e di non diventare ossessivi in alcun caso: che sia in merito al lavoro, alla cura del fisico, della salute o quant’altro. La chiave è sempre l’equilibrio e l’esagerazione in tutti i campi non è mai ideale.
L’approccio olistico alla vita è più di una semplice filosofia: è un modo di vivere che mira a promuovere l’integrità, l’equilibrio e la realizzazione. Adottare una visione olistica significa comprendere che il benessere è il risultato di un insieme di fattori interconnessi e che solo attraverso l’armonia tra essi possiamo raggiungere una vera soddisfazione.
3 Cose da non perdere
1 video podcast per chi ama i pipponi:
E’ un video-podcast di Jay Shetty con Dr. Darshan Shah, su come ottimizzare la nostra salute mentale e fisica.
1 Libro sull’importanza della comunità
“The Art of Community: Seven Principles for Belonging” di Charles Vogl. Analizzando 3000 anni di storia e partendo dalla sua esperienza personale, l’autore parla di 7 principi che portano alla creazione e all’ottimizzazione di una vita in una comunità connessa davvero.
1 altro libro sul concetto della “sanità” nella nostra società
“I cosiddetti sani. La patologia della normalità” di Erich Fromm. Questo libro sembra scritto ieri. Il grande psicologo Fromm parla di come il senso comune identifica come “sane” le persone ben inserite nella società. Ma è davvero così? Cosa significa essere normali? Essere normali equivale ad essere sani?